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Il volume raccoglie tredici storie che possono anche essere lette come tredici capitoli di un libro "aperto" che racconta l'imprevedibilità e il fascino misterioso della vita quotidiana, spesso in bilico tra realtà e irrealtà. Il tutto in un imprevedibile che a volte si trasforma in favola dai toni chiaroscuri e delicati, sino ad arrivare a un mondo in cui tutto scompare e riparte nelle storie vissute (o inventate), o in cui i tempi dell'esistenza si miscelano tra loro, o l'amore diventa la cifra per risolvere strani enigmi. Guardando le formiche dal basso è come un acquerello che intreccia colori e sfumature con esiti mai scontati. Ogni racconto ha come titolo una parola, in genere ma non sempre un oggetto della vita quotidiana, come per evidenziarne la ricchezza simbolica es espressiva; spesso le storie sono contaminate da elementi legati a conoscenze scientifiche, ma non in termini di divulgazione scientifica, bensì di suggestione letteraria. Ogni racconto può avere diversi registri di lettura (sembrare un giallo o una storia d'amore o un gioco a incastri, o un racconto fantasy, solo per fare alcuni esempio). Il linguaggio è apparentemente semplice, in realtà molto ricercato ma senza staccarsi dal linguaggio di tutti i giorni. Ogni racconto presenta, però una sua cifra stilistica capace di far entrare il lettore in mondi sconosciuti e intriganti in cui la realtà difficilmente è quella che sembra e in cui ogni racconto ne apre altri.